Dopo aver conseguito il diploma presso la Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, Davide Dall’Osso intraprende una carriera come attore di prosa fino al 1999. In quell'anno, decide di dedicarsi alla scultura, eleggendola come il mezzo espressivo principale della sua poetica e scegliendo la plastica di scarto come materiale privilegiato per la creazione delle sue opere.
Il suo background teatrale, le esperienze maturate sul palcoscenico, gli incontri con registi e drammaturghi e l'intero bagaglio artistico acquisito nel mondo dello spettacolo hanno influenzato profondamente il suo linguaggio creativo. La sua forte sensibilità ecologica, legata all'economia circolare e alla tutela dell'ambiente, lo porta a impiegare policarbonato e plexiglass di scarto, arricchendoli talvolta con materiali metallici come rame, filo di ferro e reti metalliche, anch’essi recuperati quando possibile.
Le sue installazioni spesso si intrecciano con la poesia e la drammaturgia teatrale, trasformandosi in veri e propri spettacoli visivi. Ogni opera è concepita come un’esperienza scenica, con la propria narrazione e dinamica, il cui obiettivo ultimo è offrire allo spettatore un momento di catarsi e riflessione.